Leggendo l’articolo di Mirella Castigli sul sito ITespresso , quello che più colpisce e che deve maggiormente farci riflettere, è il risultato della ricerca rivelata da Carlo Rinaldi (digital & social marketing leader di Microsoft Italia).
“Due adolescenti su tre non parlano del cyber-bullismo con nessuno, ma si chiudono a riccio su questi temi”.
Ma perchè gli adolescenti non parlano? Forse è legato a cosa o a come si immaginano le reazioni degli adulti nei casi di bullismo?
I ragazzi hanno paura che le conseguenze potrebbero essere superiori rispetto a quello che stanno subendo?
Per aiutarli e far emergere il sommerso è importante: tanta prevenzione per ridurre il più possibile il nascere dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, mettere i ragazzi al centro e gestire nella giusto modo la paura che attualmente si sta impossessando degli adulti.
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